Lo squillo incessante mi costrinse a rispondere, e pensare che stavo per andare a dormire e per una volta mi sarebbe proprio piaciuto farlo senza essere disturbato da quel maledetto telefonino.
“Signore, mi scusi per l’ora ma il soggetto UE4117 è uscito dal nostro perimetro di controllo primario.”
Quelle parole mi misero immediatamente all’erta, l’ultimo soggetto alla fine si era risvegliato anche dopo tutti i miei tentativi di tenerlo sotto controllo.
“Dammi tutti i ragguagli, sto arrivando.”
“Mi scusi ancora signore, ma l’operazione è nelle mani del maggiore Baldini, ordine del generale. L’ho solo avvisata perché lei mi aveva ordinato di avvisarla in tale eventualità .”
Le parole del sergente Terzi mi fecero incavolare brutalmente.
Il maggiore Baldini mi aveva scavalcato e si era appropriato di un soggetto che non lo riguardava e che avevo tenuto personalmente sotto controllo dalla sua scoperta.
“Non mi interessa Sergente, ora mi dica tutto, è un’ordine!”
“Ma Signore…”
“SERGENTE!”
Difficilmente urlavo, ma non riuscii proprio a trattenermi.
“Quello che sappiamo è che ha sventato un rapimento uccidendo i rapitori e dandosi quindi alla fuga. Purtroppo la scorta non è riuscita a seguirlo e il satellite non è ancora in posizione per dirci dove si stia dirigendo.”
In quei pochi attimi ero già riuscito a prepararmi, la mia determinazione nel salvaguardare quel soggetto andava oltre il semplice lavoro.
“Bene, mi richiami quando avrà una destinazione certa.”
Misi subito il telefono in tasca e mi diressi dove le mie sensazioni mi guidavano, nella speranza di arrivare là prima del maggiore, in fin dei conti io lo conoscevo da anni quasi personalmente, mentre per loro era un soggetto relativamente nuovo.
Passarono pochi minuti e il telefono squillò nuovamente, stavo aspettando la conferma alle mie teorie.
“Signore, il satellite è ora in posizione e rileva il soggetto alla stazione dei treni. La avviso che il maggiore Baldini si sta già recando sul luogo, stia attento.”
“Non si preoccupi sergente. Il primo treno in partenza dove è diretto?”
“Roma, Signore.”
La coincidenza fortuita mi permetteva di organizzare una bella accoglienza per il maggiore Baldini.
“La ringrazio sergente, se avrò ancora bisogno la ricontatterò.”
Non c’era più tempo da perdere, dovevo chiamare il Tenente Corvini, era l’unico di cui mi potevo fidare in quella zona.
“Pronto.”
“Salve tenente, sono il maggiore Testoni e avrei una missione prioritaria, ma potrebbe portarle delle conseguenze.”
“Non si preoccupi maggiore sa che farei qualsiasi cosa per lei, mi dica pure che devo fare.”
“Deve togliermi di torno il maggiore Baldini…”