“…Ora passiamo ancora una volta a parlare del caso dell’anno. Massimo Accorsi, anche da morto e dopo tutto quello che ha fatto, non sembra voler abbandonare la notorietà acquisita.
Questa volta sono stati dei suoi “amici” a richiamare l’attenzione imbrattando l’intera piazza della città con della vernice per dire comunicare a tutti la nascita di un sito internet, gli amici di Max, in cui vogliono far sapere a tutti chi realmente fosse questo Massimo.
Ovviamente sostengono che tutto quello che è stato detto sul loro amico morto è assolutamente infondato e privo di logica. Peccato che abbiano deturpato con vernice, volantini e colle, un’intera piazza e anche qualche abitazione nelle vie limitrofe.
Sicuramente non un buon inizio da cui far partire una discolpa, visto che ora il proprietario del sito , Raffaele Taddia, verrà perseguito dalla legge italiana.
Ma adesso passiamo a notizie meno frivole, La Ferrari ha vinto il mondiale piloti dopo una serratissima…”
“Spegnete quella tv! … Non ci posso credere! … Ragazzi, non spaventatevi, ora dobbiamo solo tener duro e far valere le nostre idee. Sappiamo che Max non c’entra nulla e dobbiamo dimostrarlo, continuiamo a scrivere e a far casino, a parlare di quello che non va e non ci piace. Dobbiamo crederci e lottare.”
Un silenzio insopportabile.
“Ma noi abbiamo già detto come stanno le cose, che altro dovremmo fare?”
“Vi siete resi conto di quante cavolate hanno detto al telegiornale? Vi sembra informazione quella? Io credo proprio di no. Dobbiamo dire anche questo, dobbiamo continuare a scrivere, facciamo una biografia completa a mo di racconto su Max, scriviamo di quello che non ci piace della tv, dell’informazione, facciamo sentire agli altri il nostro pensiero…”
Finalmente poco a poco i ragazzi sembravano svegliarsi lentamente da un sonno profondo.
“Dai, potremmo scrivere anche della nostra città , di politica e di noi ragazzi no?”
“Ma perché non farci conoscere da altri blog, che ne so, per esempio quello di Daniele Grillini, è un comico ma ha un blog frequentatissimo.”
“Bello, e poi che ne dite di organizzare qualche concerto, una festa, una manifestazione.”
Forse ce la stavamo facendo, stavano uscendo dal loro torpore e con un’incredibile energia.
Ora devo solo riuscire a farla rimanere viva, a farli continuare ad interessarsi, a vivere quelle emozioni.
Ma come diamine posso fare?
Non sono preparato per gestire una cosa del genere, non sono pronto!
Quel senso di soddisfazione dentro di me però non ne voleva saperne di sparire, ero io che li stavo spronando a venire fuori e a vivere.
Forse un piccolo passo per l’umanità , ma un grandissimo passo per questi ragazzi.
“Salve Tenente.”
“Prego massimo, siediti pure.”
“Questo è il suo ufficio?”
“Si, ma non fare caso al disordine, sono molto occupato in questo periodo.”
“Disordine? Sta scherzando? Non credo abbia mai visto la macchina di mia madre.”
Un sorriso gli attraversò il viso.
“Siediti Massimo, ora ti spiego come verranno strutturati per te i prossimi mesi.”