Questo post non è propriamente un viaggio fatto da me, ma visto che vivo a Cento vorrei dare un consiglio per chi volesse venire a vedere il “nostro” carnevale che è considerato uno dei più importanti d’Italia e d’Europa assieme a Putignano, Viareggio, Venezia, Ivrea o Foiano.
Il carnevale di Cento si caratterizza per il suo gettito di pupazzi, palloni e tanto altro.
Questo gettito è limitato alla piazza, fra l’altro relativamente piccola, mentre la sfilata vera e propria è limitata solo a parte della via principale e il resto del giro il carro è praticamente muto.
Lo spettacolo però è molto suggestivo, perché vedersi questo carro grande come i palazzi che lo circondano passare rasente i muri, con la musica alta, le giuste luci e i mascheroni in movimento è veramente surreale.
Devo però sconsigliare a famiglie con bambini in carrozzina o piccoli, ad anziani e a chi soffre di claustrofobia di sostare in piazza nel momento in cui passa un carro, perché la situazione potrebbe essere molto pericolosa.
Per il resto è un carnevale per ragazzi e giovani adulti in cui la prima è divertirsi, divertirsi e ancora divertirsi senza freni.
Cento però non è solo carnevale, è anche una città con una storia medioevale e numerosi artisti, come il Guercino o in cui persone di spicco hanno lasciato un loro segno.
Quindi magari organizzate un viaggio di 2 o 3 giorni per potervi godere appieno la storia e i monumenti della mia città .
Ultimi consigli e indicazioni per il viaggiatore, il biglietto costa 15 euro a persona, il 3 febbraio è il patrono centese (niente sfilata), se si arriva in macchina consiglio di parcheggiare relativamente lontano dal circuito, in queste aree a 500m dal circuito per non aver problemi di traffico, mentre se si arriva in camper vi è un’area dedicata in cui è possibile stazionare.
Consiglio di venire in concomitanza con il carnevale notturno di Pieve di Cento, a soli 2 km, che si terra quest’anno nella serata del 9 febbraio ed è sicuramente molto più adatto ad anziani o bambini.