Cosa dire se non che siamo finalmente in Giappone?
Sinceramente, io e il mio amico, Mazza, non ci siamo ancora ben resi della cosa, ma in fin dei conti siamo in Giappone da circa 8 ore, esattamente dalle 3 di mattina del 2 febbraio ora italiana.
Un viaggio massacrante, 15 ore di viaggio aereo bologna kansai via parigi.
Possiamo dire che i transalpini ci hanno trattato bene riguardo bevande e cibo, ma l’intrattenimento, qualità della musica, film e telefilm invece ha lasciato molto a desiderare.
Comunque l’impressione iniziale del giappone è di stare proprio dall’altra parte del mondo e sembra proprio un manga.
Mazza afferma che gli alberi gli sembrano pure diversi.
La disponibilità delle persone stride veramente con le nostre usanze occidentali ma soprattutto italiane, pensate che mi ero sbagliato a fare un biglietto del treno con la macchinetta automatica, sono entrato a chiedere info e senza fare domande loro stessi mi hanno chiesto se volevo annullarlo e fare quello meno costoso per gajin (turisti stranieri).
Provate a fare una richiesta così in una qualunque biglietteria italiana e poi ditemi cosa succede.
La struttura delle città sembra molto caotica con edifici abnormi e moderni al fianco di strutture piccolissime e il tradizionali, ma tutto questo risulta ugualmente molto ordinato e fatto stranamente a dimensione umana (Tokyo mi sa che sarà molto differente.
Intanto dopo nemmeno 3 ore nel sol levante ecco apparire per puro caso delle Maiko.
Per ora mi fermo qui, ma vorrei ricordarvi una cosa.
Siamo in Giappone!
E vi posso assicurare che ci sono cose che non pensavo di vedere a occhio nudo.