Oggi giornata di nuove esperienze, prima il taxi (con lo sportello che si apre da solo) per andare alla stazione dal ryokan e poi il Nozomi per il trasferimento da Kyoto a Tokyo.
Questo modello di shinkansen è uno dei più veloci e sebbene abbia una faccia da ciabatta o papera, raggiunge velocità, silenziosità ed efficienza che il nostro frecciarossa si sogna nei suoi incubi di inferiorità.
Ma non diamo le colpe al frecciarossa, che le potenzialità le ha tutte, diamo la colpa all’inettitudine di chi ha progettato le nostre linee ferroviarie non adeguate e che ora sarebbero da potenziare su tragitti medio corti e basta.
Ma ritornando al Nozomi, non sono riuscito a vedere la sua velocità reale perché il mio GPS non riusciva ad agganciare i satelliti, ma la tranquillità per il passeggero veramente invidiabile, posti larghi e tempistiche da paura, Kyoto Tokyo in 2h20m (circa 500km).
L’impatto con la megalopoli giapponese è stato impressionante anche se confrontato con quello avuto nella grande città di Kyoto, comunque ancora a misura umana.
La marea umana di gente e il complesso e costosissimo sistema di trasporti non è certo fatto per chi non lo conosce.
Infatti se non avessimo avuto come guida le due amiche giapponesi di mazza, molto gentili e cordiali probabilmente ci avremmo messo il doppio o il triplo del tempo per venirne fuori.
Subito dopo aver portato la nostra roba nell’ostello ci siamo diretti con le due Yuko, a shibuya per vedere le cosplay e la parte giovane della città.
Alla fine siamo finiti per mangiare ad un kaiten sushi per poi concludere la serata con le sue due amiche in un karaoke, (pretendo che non venga fatta alcune domanda a riguardo, è stato già abbastanza umiliante viverlo) ma come si può andare a tokyo e non andare in un karaoke accompagnati da due giappe?
Come vedete sono già qui che scrivo, quindi non fate strani pensieri.