I blog ieri hanno fatto sciopero per protestare contro il futuro decreto che impone il diritto di rettifica a tutti.
Io non vi ho aderito per due semplici motivi.
Primo perché non ha senso scioperare visto che è un hobby per me e non un lavoro.
Secondo perché è inutile far capire le cose ad un sordo, cieco e muto.
Internet non è imbigliabile con una semplice legge nazionale, che renderà al massimo un pelo più difficile il lavoro sia agli utilizzatori dei siti che ai realizzatori.
Già mi immagino i crolli di vendite di domini italiani e di sevizi di hosting nazionali poiché tutti si rifugeranno all’estero in un battito di mouse, per non parlare poi della proliferazione di DNS liberi che aggireranno i censori provider.
Questo però non toglie il fatto che quella legge sia stupida e vada evitata perché deleteria per la libertà che tutti noi dovremmo avere.
Poi non ha molto senso continuare con la tattica degli scioperi poiché è solo un accontentarli visto che quello che si vuole è che la rete libera taccia.