Non ci crederete ma ogni tanto riesco finalmente a smettere di pensare alle solite cose che mi offuscano la mente, riuscendo a focalizzare la mia attenzione su riflessioni personali rilevanti.
Questo è il caso di queste ultime settimane.
Attorno a me è successo di tutto, dalle collisioni navali al terremoto, passando per la solita crisi economica e aggirando i vari scioperi di settore. Una frenesia, un’ansi e un’agitazione percepita a livelli così alti, duraturi e costanti, che mai avevo potuto vedere nei miei 30 anni e poco più di vita.
Così mi sono fermato in balia della corrente per provare a trovare il bandalo della matassa.
Gli ultimi 15 anni della mia vita, sono stati pieni di ogni esperienza, prove ed emozioni che mi sembrano accadute giusto l’altro giorno. Invece sono trascorsi anni e anni.
Chiudo gli occhi rivedo quelle scene come fosse ieri, rivivo quelle emozioni, quelle belle sensazioni come se il tempo non fosse mai trascorso, come se fossi in un time lapse.
Il mio passato è allo stesso tempo così rapido e lento che l’unico paragone che mi è venuto in mente è proprio quello del time lapse, una scena velocissima guardata però al rallentatore.
Con questo non sto mettendo in dubbio le mie decisioni passate, le rifarei allo stesso modo con la testa di allora, sto solo guardando a quello che mi aspetta ora traendo il succo di quello che sono ho appreso.
La scelta non è facile, il momento stesso non è semplice, il risultato è quantomeno indeterminabile. Basterebbe un minimo passo falso per cadere e perdersi nell’infinito.
The time is coming…
Is time to change your life…
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.
Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,
tant’era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.
[…]Dante Alighieri
La Divina Commedia
Inferno Canto I