La donna e l’#8marzo


Che volete che vi dica, abbattetemi, ma io sono un’uomo a cui la donna piace, non solo fisicamente per intenderci. Però quando arriva l’8 Marzo non posso che sentirmi imbarazzato per questa festa che reputo ormai datata, assurda e fuori luogo.
Non fraintendetemi, reputo una donna uguale ad un uomo come diritti e capacità, quindi trovo questa una festa sessista in cui non vorrei poi che finisse tutta la libertà di una donna. Infatti inizio a pensare che in questa data sia l’unico giorno in cui una donna possa sentirsi al parti di tutti gli altri e questo non mi piace per nulla.
Poi capisco che per come oggigiorno è vista la donna in Italia, basti pensare alle parti che le fanno fare in tv, a come viene usata come merce di idillio e a quello che un capo del Governo nostrano intendeva per donna, forse dovremmo fare più feste della donna, forse una tutti i giorni.
Il punto però è che per certi versi io invidio la dura vita che a temprato donne di un tempo passato, donne che si occupavano della casa, della crescita dei figli, del lavoro spesso più pesante ma meno pagato di quello di un uomo. Forse non sarebbe male se anche gli uomini facessero o almeno prestassero più attenzione a queste cose.
La mia speranza è che un giorno la donna non abbia più bisogno di queste feste ormai deterioratesi verso il consumismo, anche se poi non vorrei che il mondo diventasse come in Xx, un mio racconto su di un futuro di sole donne.