Ho atteso con relativo interesse l’uscita di questo film di fantascienza e alieni tutto italiano. Di film particolare per la cinematografia italiana che dallo script mi intrigava parecchio perché si capiva essere un triller psicologico fantascientifico. Un film giocato sul filo del rasoio tra bene, male, bisogni e desideri dell’umanità.
Il punto è che ne è risultato uno schifo immondo che non sta ne in cielo ne in terra. La colpa non è degli effetti speciali che stranamente riescono anche a reggere le aspettative, ma è pressoché in tutto il resto.
A esclusione di Ennio Fantastichini, che riesce almeno a dare un po’ di profondità a quello pseudo personaggio che gli hanno appioppato, gli altri sono tutti personaggi bidimensionali che non trasmettono nulla se non la luce di cui sono prodotti. L’unico vero personaggio riuscito è l’alieno che non ha sbavature di sorta e tiene bene la sua ambiguità. I dialoghi poi sono quasi sempre senza senso e di una ovvietà e inconsistenza che fa quasi terrore. La trama è chiaramente incompleta e senza quel qualcosa che possa renderla più collegata ad una realtà, ma gli autori hanno mai visto che so 24, NCIS o film di spionaggio similari dove fanno interrogatori al limite della tortura creando patos e spessore con i dialoghi? No perché hanno lasciato dei buchi non fornendo abbastanza fatti che suffragassero l’equilibrio delle tesi, che hanno fatto si che la risposta fosse solo una nello spettatore e il finale, l’unica cosa degna, arriva come uno squarcio a ciel sereno che non sta a dire nulla se non a farti incavolare dallo spavento.
Della fotografia e della regia poi non parliamo perché il livello è così vicino a quello amatoriale che mi fa seriamente domandare se non sarebbe stato meglio affidare la cosa a dei ragazzi inesperti che magari ci tiravano fuori il lavoro della vita.
In conclusione quindi è stata l’ennesima occasione mancata per il cinema nostrano di togliersi di dosso le stupide commediole sentimentali o i cinepanettoni. Pensare che l’idea poi era pure bella fa ancora più rabbia in chi anche solo è abituato a certe produzioni televisive mediocri degli usa.