Domani la prima corsa del nuovo treno di Trenitalia.
Un treno “spaziale” e rivoluzionario per Trenitalia, ed in effetti è un bel passo avanti. Il fatto è che Italo è già così da molto (io c’ero o quasi), sia per prestazioni che per qualità del servizio. Quindi siamo sempre lì a incensare servizi quando poi il reale problema, sia per costi, che per affollamento, che per sicurezza (vedasi machete), sono i treni pendolari italiani che non fanno altro che subire vere e proprie batoste.
Ma il vero motivo di questo post è invece relativo allo spot di Pupi Avati che trovate qui sotto.
Sinceramente non ho parole per l’anti spot che sono riusciti a realizzare, un vero e proprio flop. Sembra un video degli anni 50 con inquadrature da mero video di presentazione e dialoghi banali e doppiati, pure così male da fare drizzare i peli, che sul momento non sembra lo spot di un nuovo treno ma di un centro estivo per bambini.
Dimenticavo, nello sript dello spot si parla di bologna e del treno delle colonie estive verso la romagna. Il frecciarossa 1000 non va sull’adriatica e manco ferma a bologna. Mah…
Adesso guardatevelo anche voi e poi ditemi che ne pensate.
Siamo nell’estate del 1965. Dalla stazione di Bologna parte il treno dei bambini alla volta della colonia marittima delle Ferrovie dello Stato di Bellaria. Il treno è ormai partito. Sul marciapiedi appare, trafelato, con l’ingombro di una grande valigia e un cestino con la merenda, un bambino, che vede il treno con i suoi compagni allontanarsi definitivamente. Ma a un certo punto accade qualcosa di straordinario: alle sue spalle appare un treno di un rosso fiammante. Il bambino, molto emozionato, sale. Il macchinista del Frecciarossa 1000 lo invita nella cabina di guida e gli chiede se vuole raggiungere gli altri alla colonia. Il bambino risponde di no: da quel treno così bello non vuole scendere più.