In molti mi dicono che sono inutilmente polemico, probabilmete è così, ma a volte la polemica è doverosa.
Dopo poco più di 6 anni di vita Il Post pubblica un articolo, il 26 Giugno, in cui parla della quasi totale chiusura della testata Wired che passa da mensile a semestrale e che taglia 6 dei suoi 12 dipendenti regolari.
Una vera e propria troncatura da parte dell’editore della rivista, il comunicato sindacale ufficiale.
Il fatto è che io sono abbonato a Wired da ben 6 anni, ancora prima che fosse in edicola il primo numero con la Montalcini in copertina. Avevo subito dato ficucia per 2 anni alla rivista con allora Riccardo Luna come direttore (la sua storia di come tutto è iniziato). Dopo un anno ho rinnovato subito per ulteriori 2 poiché era veramente di altissima qualità e spessore. Poco dopo il terzo anno di vita della rivista Riccardo Luna se ne va. Lì le cose iniziano a calare, all’inizio lentamente, poi più rovinosamente. Quella rivista che prima aspettavo con ansia, diventa semplice lettura da cesso e finisce per rimanere addirittura incelofanata per anni. Alla fine dei 4 anni avevo provato il rinnovo per altri due, visto l’esiguo prezzo, sperando in una ripresa ma come ho detto l’ultimo anno e mezzo abbondante la rivista è rimasta del tutto intonsa.
Per me ormai si era, ed è, trasformata in un ammasso informe di pubblicità e di marchette, con interviste a personaggi di cui importava poco e nulla. Di quello spirito che l’aveva fatta iniziare, cioè essere sul pezzo dell’innovazione tecnologica, della cultura cyber pop, ne era sparita ogni traccia. Purtroppo dalla rivoluzione che era stata, si era adegauta allo stile di tante altre riviste del settore, anzi forse peggio perché non era nemmeno tecnica o troppo approfondita ma solo piena di cose figose e sbarluccicose, un poco come i prodotti Apple.
A parte il dispiacere per l’allontanamento dei dipendenti, che praticamente significa la chiusura del formato cartaceo, è la campagna abbonamenti che l’editore ha portato avanti fino all’ultimo e che mi è addirittura arrivata ieri, il 2 Luglio, ad avermi fatto imbufalire.
Perché mi si chiede di abbonarmi ancora alla rivista ad un super prezzo di favore, con 24 numeri in 2 anni a solo 33,80 euro, quando ormai era deciso, o lo sarebbe stato a breve alla partenza della missiva, che la rivista sarebbe passata a 2 sole uscite l’anno?
Se mai avessi deciso di abbonarmi ancora a Wired avrei visto convertirmi questo in un abbonamento di 12 anni!?
Ma scherziamo!?
Ma per fortuna che ormai ero disilluso dalla rivista altrimenti se avessi rinnovato mi sarebbe partito un embolo dall’incazzo che mi avrebbe portato ad esigere immediatamente indietro i soldi.
Mi spiace ma il Wired Next Index è crollato al 11,3% a stare larghi.
P.S. In bocca al lupo a tutti quelli che hanno contribuito a creare questa rivista ora andata a gambe all’aria purtroppo.