Ieri è successo un evento sportivo che ha dell’incredibile, una cosa che avevo detto scherzando con mio padre proprio il giorno prima.
“Dai che sarà una finale tutta italiana quella degli US Open 2015”
Per fortuna non sono andato a scommetterci 10 euro, altrimenti oggi avrei un bel gruzzolo da parte ma con la mia fortuna avrei rischiato di non far realizzare questo sogno alla Pennetta e Vinci che hanno guadagnato una storica finale tutta Italiana per gli US Open 2015 di tennis.
Un’impresa di sport italiano che come sempre più spesso accade è lontana anni luce dal calcio e i suoi milioni di euro e la sua mancanza di campioni nostrani. Un calcio malato, che sta morendo, ma questa è un’altra storia. Qui si parla di due tenniste italiane che superati i 30 anni, quindi quasi a fine carriera, superano la numero 1 e la numero 2 al mondo per andarsi a giocare una finale di un trofeo importantissimo a livello mondiale.
Inoltre queste due ragazze sono nate e cresciute a 70 chilometri di distanza e si conoscono fin da giovani.
Questa storia mi ha ricordato il finale di un video degli autogol, presente sul mio blog, in cui parlando di calcio dicono, parafrasando: “Il sogno dei bambini che giocando da piccoli sognano di potersi giocare assieme da grandi la finale della coppa del mondo”.
Per questo in tutta questa storia non mi interessa chi vincerà gli US Open 2015, per me hanno già vinto entrambe ora, hanno realizzato un grande sogno e sono entrate nella storia.
Chissà, magari ora Pennetta e Vinci stanno rivivendo il loro primo match avvenuto una ventina di anni fa e si sentono come a casa.
Fossi io a decidere darei la vittoria ad entrambe senza farle giocare, ma questo è sport, è agonismo, è lotta, è sofferenza ed è giusto che vi sia un vincitore alla fine.
In bocca al lupo ad entrambe, mi avete regalato un’emozione sportiva che mi ha fatto tornare bambino.