Indignarsi non basta – Pietro Ingrao


Una chiara risposta italiana a Indignatevi! di Stéphan Hessel, questo libro è ancora un residuo dei mega sconti di Agosto fatti da Amazon.
Questo libricino di neanche 60 pagine di Pietro Ingrao è una discussione a tre, a differenza di quello di Hessel che era un vero e proprio monologo.
Sono rimasto folgorato da un personaggio come quello di Ingrao che ha 96 anni e che si percepisce veramente avere un carisma, una costanza e una determinazione che annichiliscono e che fanno rimpiangere la preparazione di una classe politica e di giornalisti che oggi sembrano delle avventate ombre se poste al confronto.
Ma veniamo al testo che come dicevo è una chiara risposta a quello di Hessel e che argomenta subito dicendo che l’Indignazione è solo la prima fase e non può bastare in un’ottica di cambiamento e di Stato, bisogna partecipare e prendere le redini in mano con coscienza e abnegazione. Un punto che mi ha fatto molto riflettere è poi quello chiamiamolo “antipacifista” in cui dice chiaramente che alla fine in una situazione tragica di distacco politico e sociale la presa delle armi non è un atto così indicibile, portando come esempio quello dei partigiani.
La parte di discussione sul dubbio poi è surreale quanto reale e lascia un po’ l’amaro in bocca, o più che altro sulle proprie idee, mentre la parte finale sulla sconfitta dei comunisti pressoché totale e che va esaminata con occhio critico ponderando i propri errori da quel senso di pacatezza, fiducia ed esperienza che una persona come Ingrao può aver acquisito nei suoi 96 anni di vita viste tutte le esperienze fatte.
Un libro assolutamente da leggere se si vuole respirare e ricordarsi che oltre a questa politica televisiva di oggi c’è stata e ci sarà sempre una politica fatta di cultura e preparazione.