Da poco è iniziato il decimo giorno delle Olimpiadi di Londra e vorrei iniziare a trarre qualche conclusione visto che abbiamo da poco superato la metà dei giochi.
L’Italia ha ben 14 medaglie di cui 6 d’oro e bisogna esserne soddisfatti perché molte sono state medaglie sofferte e meritatissime, però qualche considerazione va a mio avviso fatta. 7 di quelle 14 medaglie arrivano dalla scherma e 6 di quelle 7 dal solo fioretto dove le donne hanno fatto bottino massimo realizzando un’Olimpiade perfetta. Le altre medaglie arrivano invece da sport così detti minori che spesso si faticano a vedere pure sui canali in chiaro sportivi del digitale terrestre. Questo dovrebbe farci riflettere visto che siamo sportivamente monopolizzati dal calcio maschile, una disciplina under 21 in cui nemmeno siamo riusciti a qualificarci.
Rifletterci su sarebbe cosa da paese civile e assennato, cosa che probabilmente ed evidentemente non siamo.
Sono andato a ripescarmi lo storico dei medaglieri Olimpici Italiani e ho notato come anni addietro, tra i 50 e gli 80 anni fa, riuscivamo ad essere veramente competitivi con tanto di secondo posto finale a Los Angeles 1932. Lo so che erano altri tempi, c’era meno competizione internazionale e anche meno discipline, però quei risultati denotavano anche investimenti nello sport e nelle persone che ora non ci sono più e che in tempi di crisi come questi forse sarebbe proprio il caso di rivalorizzare.
Per concludere non posso non fare i complimenti a Jessica Rossi della vicina Crevalcore (purtroppo anch’essa facente parte dei territori terremotati) per il suo stratosferico oro nel tiro a volo stabilendo anche un primato incredibile di 99 centri su 100. Invece sono rattristato dal bronzo perso dalla Tania Cagnotto nei tuffi con uno scarto di soli 2 decimi di punto che a detta di chi ne capisce nell’ultimo tuffo avrebbe meritato di più. Come poi non disperarsi per il quarto posto nell’omnium di ciclismo su pista di Elia Viviani, una volta nel ciclismo su pista avevamo dei gran campioni, ora invece le strutture cadono letteralmente a pezzi come qui a Cento.
Altre medaglie ora potrebbero forse arrivare solo dalla squadra femminile di pallavolo e qualche altro sport sorpresa, perché se ci aspettiamo qualcosa della trascuratissima atletica leggera mi sa che stiamo freschi (cosa che visto il caldo dell’ultimo mese e mezzo ci farebbe pure bene).
Viva la sana competizione
Viva gli sport