“Massimo, ciao”.
Conoscevo quella voce, mi voltai quasi di scatto, con una sensazione di ansia arrivata come un fulmine a ciel sereno.
La vidi.
Sì, era proprio lei, Monica una delle più belle ragazze che avessi mai conosciuto.
Ovviamente non l’avevo conosciuta per mia volontà ma per puro caso poiché ci scontrammo, nel vero senso della parola, a una festa organizzata da uno di quei miei giovani amici qualche tempo prima, era la sorella più grande di uno di loro e aveva un anno meno di me.
Si sedette al mio fianco e iniziammo a parlare, le solite cose che si dicono tra persone che alla fine non si conoscono per nulla e che per giunta non si vedono da molto tempo.
Io ero perso come un seguace in adorazione del proprio Dio; certo fisicamente non era una bellezza giunonica, ma il suo viso così proporzionato, gli occhi di un verde così profondo e quei lunghi capelli bruni che le scendevano sulle spalle facevano di lei il mio ideale di donna, almeno in quel momento.
Francamente non so come mai avesse deciso di passare di lì, non frequentava i locali che piacevano al fratello.
Addirittura fermarsi a parlare proprio con me mentre gli altri maschi, molto più avvenenti di me, non facevano altro che fissarla e a lei che lo sapeva benissimo faceva finta di nulla, forse non le importava più di tanto o avrà avuto altri validi motivi.
Ma ecco, proprio mentre stavo cominciando a lasciarmi andare e a prendere gusto a quella amabile conversazione, vidi quello che poi mi avrebbe cambiato totalmente la vita.
Alle spalle di Monica vi era la porta di uscita del pub e mentre stavamo parlando il mio occhio di sfuggita scorse strani movimenti.
Non so perché ma fui stregato da quei movimenti.
Erano due uomini sulla trentina e una ragazza sulla ventina, la ragazza era stretta per un braccio dall’uomo che le stava alle spalle e che la stava quasi trascinando fuori, ma in maniera composta, perché lei non reagiva più di tanto, poi capii il perché.
Il mio occhio scorse una pistola puntata alla sua schiena proprio mentre stavano uscendo dalla porta.