Nel secondo giorno ho deciso di iniziare, avendone ancora le forze, di girare a piedi lungo le vie dell’Eixample alla ricerca dei palazzi modernisti, ma prima premunendomi di comprare un biglietto della metropolitana valido per 3 giorni alla cifra di 13,90 euro.
La mia guida mi viene prontamente in aiuto con un percorso a piedi molto lungo ma che permette di vedere benissimo il grande influsso modernista su Barcellona.
Vi risparmio l’elenco di tutte le case che si incontrano perché risulterebbe troppo lungo, ma non posso non menzionare i tre edifici della Manzana de la Discordia e la Pedrera.
Lungo il tragitto ho scovato una delle tante pasticcerie con paste alla crema veramente fantastiche, tanto che sono stato tentato di pranzare solo con quelle, il locale è El Fornet lungo l’ultima strada sulla sinistra prima di raggiungere la diagonal.
Mi hanno notevolmente sorpreso le strade di Barcellona, molto ampie e piene di verde con piste ciclabili e pedonali.
Praticamente uno spasso andare in bicicletta in mezzo al traffico e ad averlo saputo prima avrei optato per un noleggio di biciclette da uno dei tanti Biciclot lungo le strade.
L’unica cosa da dire è che il rischio di confondersi lungo queste vie tutte a croce è veramente altro e difatti mi ha fatto perdere tempo e mi ha quindi “costretto” a provare un raffinato locale di tapas e bocadillios lungo la rambla de Catalunya, La cerveseria catalana.
Il percorso della mattinata, terminato poi nel primo pomeriggio, si è concluso con la visione di un bellissimo ospedale, l’hospital de st. Pau, e della superba Sagrada Familia, una delle più belle chiese che abbia mai visto.
Anche se purtroppo non è ancora stata completata, una parte del tetto risultava ancora mancante, è sicuramente d’obbligo visitarla perché già da così risulta uno dei monumenti più imponenti che abbia mai visto di persona.
Personalmente, se mai dovessi sposarmi in chiesa penso che quella sarebbe l’unica mia scelta, ma solo se verrà completata, quindi speriamo il più in là possibile.
Con un solo euro in più nell’ingresso alla Sagrada Familia si può avere diritto anche all’accesso alla casa museo di Gaudì, eletto dopo questo viaggio a mio architetto preferito, presente nel park Guell.
Viste le lunghe fatiche della mattinata, protrattesi pure nel primo pomeriggio, ho deciso di fare l’ultimo sforzo andando a vedere, grazie alla metropolitana, la torre Agbar che si è rivelata essere una cosa orribile, l’arco di trionfo di cui non si sa che trionfo rappresenti e il rilassante parc de la ciutadela in cui sono presenti musei e una fontana di Gaudì.
Dopo essermi rilassato il giusto ammirando la vegetazione e i volatili ho deciso di andare un po’ sulla spiaggia per vedere il porto olimpico e la barceloneta.
Lì tra edifici avveniristici e un hotel con annesso casinò ho ammirato un po’ di “bellezze” locali e ho dato totalmente fondo alle mie energie fisiche camminando lungo il litorale.
Per la serata sono andato a mangiare un bocadillios lungo la rambla prima di ritornare alla Sagrafa Familia per fare delle foto in notturna e vedere le fantastiche guglie di quasi 90 anni fa alla luce dei riflettori.
Alla fine sono tornato a passeggiare sulla rambla godendomi i vari spettacoli, prima di andare a recuperare le forze a letto nel mio hotel.