Ieri sera alle 23 si sono concluse le elezioni europee 2014 molto attese da tutti gli schieramenti politici e forse un po’ meno dai cittadini ormai esausti.
Infatti il promo risultato utile è l’astensionismo che è stato relativamente basso visto che il 57,22% (65,65%) [n.d.r. Fra parentesi trovate i risultati del Comune di Cento] quindi con solo il 43,88% (34,35%) di astenuti. Io personalmente avevo pensato un’astensione dal 46 al 48%.
L’altro dato importante che viene fuori è che ritenevo più probabile con un minor astensionismo una crescita del M5S mentre invece è salito il PD ed è una cosa che dovrebbe far riflettere, soprattutto Grillo che è uscito sconfitto.
Prima di entrare nel dettaglio però voglio fare la domanda delle domande: Come cavolo fanno i sondaggisti tutte le volte da almeno 3 anni a scazzare così di brutto le previsioni? Capisco sbagliare del 1 massimo 2% ma addirittura del 6 o 8% come per il PD…
– PD [S&D]
Con alla guida quel “nuovo” di Renzi e la promessa degli 80€ in più, che probabilmente ci verranno ripresi da altra parte, il PD fa il botto e arriva al 40,8% (42,96%) diventando così il partito più pesante in Europa all’interno della sua coalizione. La considerazione che più brucia ora è che mentre in Europa il PD prende forza e potrebbe dettare regole, a casa nostra zoppica tenuto su per una stampella da una coalizione di governo molto ambigua. Penso che si rischi lo stallo legislativo e che si vada alle elezioni entro ottobre senza una nuova legge elettorale.
– M5S [Non Iscritti]
Dopo la mega campagna sui social network del movimento con #VinciamoNoi, ora vengono sbeffeggiati dal #VinciamoPoi, visto il tonfo che hanno fatto in controtendenza alle aspettative dello stesso Grillo che ieri pensava in un testa a testa con Renzi e il suo PD. Prendere appena un 21,2% (22,32%) con questa situazione politica è una batosta non da poco e in netto calo rispetto all’anno passato. Sicuramente non ha pagato l’impreparazione degli eletti precedenti e il pressapochismo o le uscite poco felici e le chiusure verso qualsiasi alleanza se non alle proprie condizioni. Chissà se ora hanno capito che politica democratica vuole anche dire scendere a compromessi se non si ha la maggioranza per fare tutti i cambiamenti. A volte basterebbe fare piccoli passi nella giusta direzione. La grande domanda ora è se Grillo mollerà un po’ la presa o meno. Il rischio è un rovinoso crollo visto che non ci sarebbe più una struttura di supporto.
– FI + UDC/NCD [EPP]
Alleati in Europa ma non in italia questo terzetto conquista un 21,2% (17,69%) come il M5S. Un risultato su cui riflettere molto visto che FI porta un 16,8% (14,94%) con un Berlusconi condannato in via definitiva e un UDC/NCD ad un modesto 4,4% (2,65%). Personalmente mi aspettavo un calo molto più drastico di FI ma a quanto pare il buon Silvio non demorde e sfruttando certi modi propagandistici, le sue tv e lo zoccolo duro di fedeli riesce a tenere botta e probabilmente ora griderà già alla vittoria. Alfano invece ne esce sconfitto la sua alleanza con il PD ne esce parecchio indebolita. Vedremo se la reggerà ancora oppure rientrerà nei ranghi e farà saltare il Governo.
– Lega Nord [EFD]
Contro ogni mia aspettativa la Lega prende un 6,2% (8,79%) che la tiene in vita e quindi il merito va alla nuova guida, Salvini, che è forse riuscita a nascondere i fattacci in cui si erano coinvolti i precedenti capi, Bossi e Maroni. Questo però non basta perché la Lega regge anche per il suo zoccolo duro di estremisti e no euro che l’hanno tenuta a galla. Ora vedremo se ritornerà verso tutta l’altra destra così da ricompattare il gruppo con tutta l’altra destra o continuerà a stare un po’ lì sorniona.
– Altra Europa [GUE/NGL]
Anche se Tsipras in Grecia fa il boom di voti in Italia la sinistra si prende giusto un 4,03% (2,25%), poco più del minimo per entrare in Europa. Un risultato molto limitato che mi aspettavo a dire il vero più ampio. Purtroppo la vera sinistra in Italia sembra essersi persa da tempo a causa di politici che ne hanno distorto e tradito gli ideali. Chissà se ci sarà mai una vera riforma della sinistra italiana con successiva rinascita.
Ultima considerazione finale di questo risultato.
Il PD con questo risultato diventa a tutti gli effetti un partito di centro, non pensi Renzi che tutti quei voti restino lì perché sono anche di salvaguardia europeista. La sinistra è scomparsa quasi del tutto. La destra non perde troppi colpi anche se si fraziona. I 5 stelle sono sempre più indecifrabili e se ne stanno lì sempre più in un limbo ma ora il voto di protesta sembra essere finito.
Ora vedremo che succederà…