Ora non mi ricordo se l’ho visto la prima volta poco prima o poco dopo il suo antagonista, Matrix, ma quello che mi ricordo è quello che ne ho pensato: “Da rivedere, troppo bello!”.
Il tredicesimo piano è un film contorto ma molto intrigante, forse più del suo blasonato rivale.
Non si basa molto sull’azione, ma sull’idea geniale dei multi universi legati dalla tecnologia.
Quello che realmente prende è il pensare alla percezione che noi definiamo realtà , in fin dei conti si tratta solo di impulsi elettrici, forse è tutto diverso e noi non esistiamo realmente.
Una domanda che viene sollevata anche in Matrix e a cui non si riesce mai a dare un risposta.
Un film imperdibile degno della migliore cultura cyberpunk e che senza grandi costi o effetti visivi lascia lo spettatore interdetto e soddisfatto, almeno è quello che è capitato a me.