Domani si terrà il No Berlusconi Day.
Sarò in fase pessimista ma a me questa manifestazione non convince sotto vari punti di vista.
Ho sentito parlare gli organizzatori e sembra più una buttata nata dal nulla e il rischio è che si trovino a gestire un qualcosa che non sanno bene come fare, non sarà certi come i V-Day di Grillo e non sarà nemmeno come una manifestazione di partito o di sindacato.
La vedo come un qualcosa di ibrido, non chiaro e che non ha un reale scopo diretto. Infatti il problema a mio avviso non è Berlusconi, ma tutto il sistema che lo mantiene su e che è così radicato da far sembrare un cancro una semplice influenza.
Cavolo sembra pure che Fini sia una persona ragionevole per quello che dice!
Ormai è proprio un modo di fare menefreghista e isolazionista della gente che non lascia spazio a nulla ed eccetto qualche piccolo reflusso ormai è tutto omogeneo, uniforme e standardizzato.
Quest’Italia non mi piace più e ogni tanto quando vedo un qualche ragazzino per strada mi domando cosa penserà del suo futuro visto che io ormai nettamente più vecchio di loro vivo alla giornata con progetti di vita che non superano il mese.
Credo che Marco Paolini nel suo spettacolo I Miserabili, andato in onda qualche tempo fa su La7, abbia proprio centrato il punto della situazione.
Quindi domani più che No Berlusconi Day lo chiamerei Nuova Italia Day.
Spero solo che questa manifestazione non venga usata per accelerare il processo di regressione culturale, i metodi sarebbero così semplici da attuare, anziché sfruttarla per fissare un punto di arresto, chiarificazione della situazione e ripartenza su di una nuova strada.
Staremo a vedere.