Non so esattamente il perché ma adoro quel posto e quella gente.
Forse perché in un’altra vita ero uno di loro oppure perché li invidio tanto per la loro cultura e per il bellissimo posto in cui vivono.
Come ho già detto non so, ma sento di essere legato al Tibet ed è uno di quei posti che vorrei assolutamente visitare e il Dalai Lama è una di quelle persone che sarei onorato di conoscere, il tutto ovviamente prima di morire.
Oggi mi sento una vittima come tante che in questi giorni sono morte in Tibet.
Se potessi e servisse a qualcosa andrei là con loro a protestare e ammiro Bjork per quello che ha fatto qualche settimana fa.
Però posso fare qualcosa anche da qui, cosa?
Alcuni staranno già pensando al boicottaggio delle Olimpiadi, ma non si tratta di quello.
Le Olimpiadi andranno fatte per una sola cosa, il rispetto di tutti quegli atleti che per 4 anni hanno sputato sangue per diventare i migliori e per dare al loro sport un minuto di gloria davanti al mondo.
Non è boicottando le Olimpiadi che si risolverà il problema.
Il problema è un altro e nessuno sembra ammetterlo, il governo Cinese e gli interessi economici globali.
Vogliamo liberare il Tibet?
Allora liberiamo i cinesi, liberiamo il loro pensiero e il loro intelletto, lasciamoli liberi di agire togliendoli dal giogo del loro governo che pensa che la paura, repressione e la disinformazione (per non dire non informazione) siano un valido modo per controllare più di un miliardo e mezzo di persone.
Leggere queste notizie (1, 2, 3, 4) mi sconvolge parecchio e mi fa capire di essere più libero dei cinesi.
Free Tibet
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