Proprio l’altro giorno ho parlato degli italiani alle Olimpiadi e dei loro risultati non proprio ottimali soprattutto in certe discipline in cui in passato abbiamo ottenuto grandi risultati.
A tutto quello però si è ora aggiunta un mia certa dose di rabbia per come i giornalisti sportivi stanno trattando certi risultati e argomenti. Chiaramente sono in forte disaccordo con certi tentativi da parte di Sky Sport di far passare certe cose farcendole con inutili polemiche, visto lo spirito Olimpico.
Come vedete nell’immagine del post ieri notte ho inviato un Tweet, che ha generato una discussione, in diretta a Sky per fargli notare come era inutile che brontolassero per gli ottimi risultati della Cina nel medagliere Olimpico a dispetto dei mediocri risultati Italiani.
La Cina investe nello sport, poi sono disponibile a discutere dei loro metodi, mentre noi non lo facciamo ed è inutile che puntiamo il dito contro di loro facendo passare come errore l’investire così tanto nello sport anche per interessi politici (l’Italia su questo tipo di ingerenze politiche dovrebbe prima guardarsi in casa). Ovviamente hanno preso tale discussione e ne hanno riportato solo la parte che a loro interessava, quella che dava ragione alla loro tesi sui troppi investimenti cinesi.
Le discussioni sui giudizi arbitrali sono il teatro dei servizi post partita come quello di Terzo Tempo (non devono averne capito bene il significato derivato dal rugby probabilmente).
Continuano a brontolare per i 2 decimi con cui Tania Cagnotto è stata relegata al quarto posto della sua gara di tuffi, dando palesemente la colpa al fatto che i giudici emettono un giudizio soggettivo che può cambiare anche a seconda che stia o meno simpatico un atleta.
Attaccano pesantemente il giudizio che ha relegato purtroppo in quarta posizione Vanessa Ferrari nel corpo libero di ginnastica artistica, come se fosse colpa dei giudici.
Io mi chiedo se si rendono conto di quello che dicono, è ovvio che persone diano un giudizio soggettivo, ma nello spirito Olimpico gli stessi giudici sono tenuti a mettere da parte eventuali antipatie e giudicare solo il risultato atletico. Oggigiorno nessun sistema automatizzato potrebbe sostituire il giudizio di uomini, quindi chiuso il discorso. Poi il problema è spesso del regolamento, come quello assurdo del corpo libero che a parità premia l’esecuzione e non la difficoltà. Però è quello che andrebbe discusso non i giudici, anche se è ovvio che sta su anche a me quando un atleta Italiano perde così.
La questione del doping di Alex Schwazer poi ha dell’incredibile. Si è dopato lo hanno beccato e si cerca di sminuire la cosa come se fosse un problema di carattere, o della federazione che lo ha abbandonato, quasi come fosse lui la vittima e non lo sport. Ha sbagliato e ne pagherà le conseguenze. L’importante è non bersagliarlo mediaticamente come è successo a Pantani.
Cara Sky Sport, forse è meglio che cambi i giornalisti perché quelli che scrivono certi testi o indicazioni ai telecronisti mi sembrano parecchio di parte e legati a certe metodologie di mercato televisivo o si sponsorizzazione.